- aprile 14, 2017
- Posted by: Salvatore
- Categoria: News

Il Kazakistan è uno stato transcontinentale, a cavallo tra Europa ed Asia, comprendendo nel suo territorio il fiume Ural, che generalmente è considerato come confine tra i due continenti. Con un’area di 2,7 milioni di kmq, è il nono paese al mondo per superficie (le sue dimensioni corrispondono più o meno a quelle dell’Europa occidentale e a metà del territorio degli Stati Uniti); la popolazione è pari a 17.040.000 di abitanti. Il 25 ottobre del 1990 il Kazakistan proclamò la sua sovranità e si dichiarò indipendente il 16 dicembre 1991, aderendo alla Comunità Stati Indipendenti (CSI). La capitale del Kazakistan è Astana, un vero e proprio miracolo architettonico costruito ad hoc e per volontà del presidente Nazarbayev nel cuore della steppa Kazaka; il centro abitato più grande è Almaty, vecchia capitale durante il periodo sovietico, che conta circa 1.8 milioni di abitanti. In termini di risorse naturali il Kazakistan è probabilmente il paese con la maggiore ricchezza pro capite al mondo; il paese possiede circa il 60% delle risorse minerarie dell’ex Unione Sovietica, vengono estratte grandi quantità di ferro nel bacino di Kustanaj nel nord-ovest, notevoli quantità di carbone nei dintorni di Karaganda ed Ekibastuz, e inoltre petrolio, metano e diversi metalli usati nell’elettronica, nell’ingegneria nucleare e nella missilistica.
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OPPORTUNITÀ PER LE AZIENDE ITALIANE
Negli ultimi anni, il Kazakistan ha registrato tassi di crescita elevatissimi, grazie soprattutto alle enormi entrate derivate dall’export di materie prime. L’Italia è ad oggi tra i primi 5 partner commerciali del paese, il quale nonostante gli sforzi per sviluppare produzioni interne di livello, è ancora fortemente dipendente dall’import dall’occidente. Le relazioni tra Italia e Kazakhstan sono ottime, favorite da una solida collaborazione economica cui nell’ultimo biennio si è unito un importante rilancio dei contatti politici ad alto livello, oltre che lo sviluppo di una rilevante cooperazione in ambito accademico e culturale. Nonostante il periodo di crisi economica globale, il Kazakistan continua ad essere uno sbocco commerciale importantissimo per le imprese Italiane.
Ecco i settori più interessati dall’export dall’Italia verso il Kazakistan:
- Abbigliamento:i Kazaki sono avidi consumatori di tutto ciò che è “bello”, caratteristica tipica dei popoli vissuti sotto il restrittivo regime sovietico. Nei centri commerciali delle città principali del paese il 30% circa dei negozi vende abbigliamento, calzature e accessori Made in Italy andando a coprire tutte le fasce di prezzo. • Materiali edili, mobili e complementi d’arredo:il boom dell’edilizia in Kazakistan ancora in corso ha creato enormi possibilità per le aziende italiane in questo settore. Le aziende italiane hanno ricoperto e continuano a ricoprire ruoli di prim’ordine nei progetti di edilizia di punta a livello nazionale, come ad esempio Teatro dell’Opera di Astana, Talan Towers e Hotel Ritz Carlton, St. Regis Hotel, Abu Dhabi Plaza (in fase di costruzione, sara’ l’edificio più alto dell’Asia Centrale), Nazarbayev Centre, Expo 2017. • Settore agricolo: negli ultimi due anni moltissime sono state le iniziative e le politiche attuate a sostegno dell’industria agricola, su impulso del presidente Nazarbayev. Più del 70% delle terre kazake sono coltivabili, servono tuttavia macchinari e tecnologie moderne per sfruttare al meglio il potenziale offerto.
Macchinari e attrezzature: settore di indubbio interesse anche in relazione al tentativo da parte delle imprese kazake di acquisire nuove tecnologie e conoscenze di sistemi produttivi
- Food and Beverage:dopo un calo dell’export nel 2014, il settore è in netta riprese a partire dalla seconda metà del 2015. Il Kazakistan, anche in relazione alle vigenti sanzioni nei confronti della Federazione Russa, rimane uno sbocco interessantissimo per le imprese del settore Italiane.
Per la prima volta nella storia, un paese centro asiatico ospiterà la fiera internazionale per eccellenza. Per il Kazakistan l’Expo 2017 di Astana rappresenta una vetrina di prim’ordine, un’opportunità irripetibile per aprirsi verso il mondo e ribadire il proprio ruolo nello scacchiere mondiale, sia a livello politico che economico. È prevista la partecipazione di 100 nazioni e 10 organizzazione internazionali, nonché si attendono circa 5 milioni di visitatori. La manifestazione, che si svolgerà fra il 10 giugno e il 10 settembre 2017, ha come tema la Future Energy, “Energia futura”; verranno toccati quindi temi relativi alla produzione responsabile ed efficiente di energia nell’immediato futuro e al rapporto con l’ambiente, con particolare riferimento alle energie rinnovabili. I 174 ettari di superficie ricoperti dalle strutture necessarie allo svolgimento della manifestazione saranno soggetti ad un piano di riutilizzo già confermato a livello governativo grazie al quale l’aerea verrà convertita, alla conclusione della manifestazione, a centro finanziario dell’Asia centrale. Questo vuol dire che il Kazakistan con il tempo acquisirà sempre più un ruolo centrale negli equilibri economici della regione centro asiatica. Questo ambizioso progetto rappresenta una possibilità straordinaria per le aziende Italiane di qualsiasi settore che utilizzano tecnologie a basso impatto ambientale. Più generalmente, l’Expo 2017 è per il sistema Italia una opportunità irripetibile di presentarsi non solo ai circa 5 milioni di visitatori previsti, ma a tutta l’area Euroasiatica.